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CLINICA DELLA MANO
La clinica della mano di Fisiorehab360 ha lo scopo di fornire un trattamento riabilitativo specialistico ai pazienti con problematiche a carico della mano.
Ci prendiamo cura delle tue mani mediante tecniche avanzate e personalizzate con l’obiettivo di raggiungere ciò che per te è più importante: tornare ad utilizzare la mano senza dolore e in modo funzionale.
PERCHÉ È NECESSARIO UN TRATTAMENTO RIABILITATIVO SPECIALISTICO?
Perché la mano è un organo delicato e molto complesso sia dal punto di vista anatomico che funzionale.
La funzione della mano non si esaurisce soltanto nella varietà estremamente ampia di movimenti che è in grado di compiere, ma trova la sua massima espressione nelle sofisticate capacità sensitive che la rendono il nostro principale mezzo di comunicazione con il mondo esterno.
La complessità della riabilitazione della mano risiede nel suo obiettivo finale, ovvero il recupero più completo possibile delle capacità operative, comunicative ed espressive della mano, mediante tecniche riabilitative sempre più avanzate sviluppatesi per far fronte alla crescente sofisticatezza delle tecniche chirurgiche e alle particolari richieste funzionali dei pazienti.
CHE COS’È LA RIABILITAZIONE DELLA MANO?
La riabilitazione della mano è una branca specialistica della fisioterapia e della terapia occupazionale nata per soddisfare le elevate esigenze di questo distretto e al fine di identificare una figura professionale con le competenze necessarie a garantire il massimo recupero funzionale in caso di lesioni complesse a carico della mano e dell’arto superiore.
Il terapista della mano è il fisioterapista o terapista occupazionale che, attraverso una continua formazione avanzata e l’esperienza clinica, è specializzato nel trattamento delle patologie di mano, polso e gomito ed è riconosciuto in quanto tale dall’AIRM, ovvero l’Associazione Italiana Riabilitazione Mano.
Presso la Clinica della Mano di Fisiorehab360 troverai la fisioterapista Diana Casà, specializzata nella riabilitazione della mano con il Master di I livello dell’Università di Milano e terapista della mano certificata AIRM.
QUANDO RIVOLGERSI AD UN TERAPISTA DELLA MANO?
Quando un problema affligge la tua mano ne altera l’equilibrio e ne limita la funzionalità.
Il terapista specializzato si occupa di trattamenti conservativi, cure preventive e riabilitazione post-chirurgica per un’ampia varietà di disturbi della mano che possono essere di origine traumatica, infiammatoria o degenerativa e di tipo ortopedico, neurologico o reumatologico.
Presso la nostra clinica vengono trattate diverse patologie della mano:
- Dito a scatto: è un’infiammazione dei tendini flessori delle dita associata al restringimento del canale all’interno del quale scorrono. Causa dolore alla base del dito e attrito nello scorrimento tendineo, fino a determinare il blocco del dito in flessione e difficoltà a estenderlo, talvolta possibile solo tramite l’uso dell’altra mano.
- Sindrome di De Quervain: è l’infiammazione dei tendini dei muscoli abduttore lungo ed estensore breve del pollice associata al restringimento del canale all’interno del quale scorrono. Causa dolore al polso e difficoltà nei movimenti del pollice.
- Sindrome del tunnel carpale: è la compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale, spesso causata dall’infiammazione dei tendini flessori. Determina dolore al polso, formicolio e intorpidimento a livello di pollice, indice, medio e metà dell’anulare e perdita di forza nella pinza di piccoli
- Sindrome del tunnel cubitale: è la compressione del nervo ulnare all’interno del tunnel cubitale del gomito. Provoca dolore e formicolio lungo la parte interna dell’avambraccio, l’anulare e il mignolo, ma anche perdita di forza nella presa di grandi
- Rizoartrosi: è la degenerazione cartilaginea dell’articolazione trapezio-metacarpica che si trova alla base del pollice. Questa è l’articolazione della mano che più spesso va incontro ad artrosi. Si manifesta con dolore, rigidità e perdita di forza e funzionalità del pollice.
- Artrosi delle dita: l’artrosi può colpire anche le articolazioni interfalangee prossimali e distali delle dita lunghe, determinando dolore, rigidità e deformità articolari, fino alla formazione dei noduli di Bouchard e di Heberden.
- Artrite delle dita: le articolazioni della mano possono essere colpite non solo dall’artrosi che è una patologia degenerativa, ma anche dall’artrite che è, invece, una patologia infiammatoria. Una delle forme di artrite più frequenti è l’artrite reumatoide, patologia reumatologica che colpisce maggiormente le articolazioni metacarpo-falangee causando dolore e importanti deformità articolari.
- Fratture di polso: dopo un trauma al polso possono verificarsi diverse lesioni ossee, le più frequenti sono le fratture del radio distale, della stiloide ulnare e dello scafoide. Nei giovani sono causate da traumi ad alta energia, mentre negli anziani possono verificarsi anche in seguito a lievi traumi o cadute sulla mano, data la ridotta mineralizzazione dell’osso presente in caso di osteoporosi. Le fratture di polso possono causare dolore, gonfiore e impotenza funzionale.
- Distorsioni e lesioni legamentose di polso: in caso di trauma al polso si possono verificare anche lesioni legamentose. I legamenti più frequentemente coinvolti sono lo scafo-lunato, il luno-piramidale e la fibrocartilagine triangolare. Queste lesioni possono causare dolore e instabilità al polso.
- Fratture di metacarpi e falangi: traumi durante l’attività lavorativa o sportiva sono spesso causa di fratture a carico delle ossa metacarpali, ma anche delle falangi prossimale, media e distale delle dita. Molto frequente è la cosiddetta “frattura del pugile” che interessa il quinto metacarpo. Se non adeguatamente trattate possono portare a diverse complicanze, prima tra tutte la rigidità.
- Distorsioni e lesioni legamentose delle dita: in caso di traumi distorsivi a carico delle dita possono verificarsi diverse lesioni legamentose. Le più frequenti sono le lesioni della placca volare e dei legamenti collaterali dell’articolazione interfalangea prossimale delle dita lunghe, ma anche la lesione del legamento collaterale ulnare del pollice che porta al cosiddetto “pollice dello sciatore”. Queste lesioni possono determinare dolore, ematoma e instabilità.
- Lesioni dei tendini flessori ed estensori: ferite da taglio, strappamento, schiacciamento o avulsione possono provocare lesioni parziali o totali dei tendini flessori ed estensori a diversi livelli della mano, dalla punta delle dita fino al Una delle possibili complicanze riguarda la formazione di aderenze cicatriziali limitanti lo scorrimento tendineo.
- Lesioni delle pulegge: le pulegge sono i canali all’interno dei quali scorrono i tendini flessori. Una loro lesione può verificarsi in concomitanza con quelle dei tendini flessori ed è un infortunio tipico di chi pratica l’arrampicata. Le pulegge A2 e A4 del dito medio e anulare sono quelle più frequentemente danneggiate e la presa più rischiosa è la cosiddetta “presa arcuata”. Queste lesioni, spesso, esitano in una perdita di potenza e di range di movimento delle dita.
- Lesioni nervose: lesioni da taglio, strappamento, schiacciamento o avulsione possono provocare anche lesioni nervose a carico della mano. La lesione del nervo mediano porta a difficoltà nell’afferrare piccoli oggetti per la perdita dell’opposizione del pollice. La lesione del nervo ulnare causa debolezza nelle prese di forza e limitazione nei movimenti di anulare e mignolo. La lesione del nervo radiale determina, invece, la perdita dell’estensione delle dita e del polso con conseguente deficit nella preparazione della mano alla presa.
- Algodistrofia (CRPS): è una sindrome caratterizzata da continuo dolore regionale, spontaneo o evocato, sproporzionato nel tempo o nel grado rispetto al decorso naturale di qualunque trauma conosciuto. Non è stata ancora identificata un’unica causa, ma è una problematica che spesso insorge in seguito a traumi ad alto impatto a carico della mano. Oltre al dolore, caratteristico di questa sindrome, possono essere presenti anche gonfiore, rigidità, alterazioni vasomotorie e trofiche.
- Morbo di Dupuytren: è una patologia fibroproliferativa benigna a carico della mano, caratterizzata da una contrattura progressiva e permanente della fascia palmare che causa la flessione irriducibile di una o più dita, con conseguenti limitazioni nell’attività quotidiana. Quando la patologia avanza e non è più possibile tenere la mano distesa e appoggiata su un tavolo è necessario ricorrere all’intervento chirurgico e intraprendere la successiva riabilitazione.
Ogni patologia richiede un trattamento differente: alcune possono essere risolte mediante un trattamento riabilitativo di tipo conservativo, mentre altre necessitano di un intervento chirurgico e di un’adeguata riabilitazione post-chirurgica.
Al fine di garantire la migliore riuscita del programma riabilitativo è fondamentale la presa in carico multidisciplinare che prevede la collaborazione tra il terapista della mano e i medici specialisti, ovvero il chirurgo della mano, l’ortopedico, il neurologo, il fisiatra e il reumatologo.
QUALI SONO I SERVIZI OFFERTI NELLA CLINICA DELLA MANO?
Valutazione specialistica
La valutazione con il terapista specializzato è il primo passo per definire la tipologia di trattamento più adatta al singolo caso. Essa consiste nell’analisi della storia clinica, della mobilità articolare, della forza muscolare, della sensibilità e delle attività funzionali. Durante la valutazione vengono eseguiti test specifici per identificare la causa del dolore ed effettuate misurazioni goniometriche per avere dati oggettivi sull’ampiezza del movimento e sul miglioramento durante la terapia. La valutazione si conclude condividendo insieme gli obiettivi da raggiungere.
- immobilizzare e proteggere la mano dopo traumi per favorire la guarigione dei tessuti;
- ridurre il carico e mettere a riposo la mano in caso di patologie infiammatorie;
- correggere e prevenire deformità articolari in patologie degenerative;
- vicariare un movimento non possibile dopo lesioni nervose;
- migliorare il movimento in caso di rigidità.
Terapie fisiche specialistiche
All’interno del percorso di cura, con l’obiettivo di migliorare il dolore e la mobilità e favorire la guarigione dei tessuti, possono essere utilizzate terapie fisiche applicate in maniera specifica per il distretto mano: la terapia manuale, l’esercizio terapeutico personalizzato, il trattamento delle cicatrici, l’elettrostimolazione neuromuscolare, le onde d’urto, la laserterapia, la tecarterapia e gli ultrasuoni.
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