LA “GINNASTICA SUL PANCINO” - TUMMY TIME ACQUATICO

Il Tummy Time è uno dei momenti di gioco più importanti nello sviluppo fisico e motorio del bambino per l’integrazione dei riflessi primitivi, la stimolazione sensoriale, l’educazione posturale e lo sviluppo motorio.

Ma cosa significa “Tummy Time”? Significa “tempo sul pancino” ed è stato coniato per incoraggiare i genitori a posizionare il bambino già dai primissimi giorni di vita in posizione prona. Inizialmente sul corpo del genitore, poi nel fasciatoio ed infine su un tappeto, stimolando lo sviluppo di importanti capacità motorie. Fino a quando il bambino non sarà in grado di sostenersi con le braccia sarà opportuno posizionare sotto il petto del neonato il cuscino d’allattamento o un asciugamano arrotolato. Questo supporto darà al bambino un valido aiuto per sollevare la testa più facilmente con uno sforzo meno intenso.

Il Tummy Time può essere praticato anche in acqua. Diventando un Tummy Time Acquatico, grazie all’uso della zattera galleggiante. Il neonato potrà sperimentare e variare diverse posizioni e posture, producendo una continua stimolazione sensoriale, un aggiustamento corporeo e d’equilibrio, dato dalla superficie disconnessa della zattera.

Immagine Tummy Time

Il Tummy Time, svolto a terra oppure in acqua, favorirà lo sviluppo di determinate parti del corpo, come:

  • il sistema nervoso, consentendo l’integrazione sensoriale, lo sviluppo cognitivo e la consapevolezza dell’ambiente circostante. Favorendo il corretto sviluppo delle aree motorie celebrali che si sviluppano in sequenza cranio-caudale, cioè dall’alto verso il basso, sviluppandosi prima le aree che controllano i muscoli della parte superiore del corpo: cranio e arti superiori ed infine quelli degli arti inferiori;
  • il collo, rafforzando i muscoli flessori del collo, consentendo al bambino di controllare meglio i movimenti del corpo e in caso di contratture o compressioni di nervi, aiuta a ridurle. Inoltre favorisce la formazione della curva lordotica cervicale;
  • la testa, per prevenzione della plagiocefalia posizionale. Spesso i neonati vengono messi, in posizione supina, con la testa dritta causando uno schiacciamento della zona posteriore della testa, in particolare dell’occipite. Invece mettendo il piccolo in posizione prona e stimolandolo a sollevare la testa, i muscoli che s’inseriscono sull’occipite trazionano l’osso e ne favoriscono l’accrescimento e la sua corretta conformazione;
  • gli occhi, aiutando a sviluppare il controllo dei muscoli visivi, la profondità e lo sviluppo della visione binoculare;
  • le braccia e le mani, rafforzando le braccia e le spalle in vista di strisciare e poi gattonare. Favorendo lo sviluppo dell’arco palmare, in quanto alla nascita le mani del neonato sono piatte, il caratteristico arco si forma dopo ed è necessario rinforzarlo per favorire lo sviluppo della motricità fine;
  • l’intestino, aiutando il bambino ad eliminare i gas e superare episodi di costipazione;
  • le anche e le gambe, favorendo l’allungamento e lo sviluppo dei muscoli flessori dell’anca che consentono il movimento del bacino e rafforzare la muscolatura degli arti inferiori;
  • la schiena, aiutando a sviluppare l’allineamento della colonna vertebrale, testa, collo e osso sacro. Rafforzando i muscoli della catena posteriore, necessari per dare sostegno alla posizione seduta e favorendo la formazione delle curve fisiologiche (cifosi dorsale e lordosi lombare).
Immagine Bambino in immersionelinfodrenaggio