Negli ultimi 10 anni il movimento tennistico italiano ha avuto un incremento esponenziale nel numero di tesserati e semplici praticanti. Sono altresì cresciuti, con incrementi percentuali a doppia cifra, il numero di maestri abilitati all’insegnamento e le scuole tennis dedicate ai ragazzi. Tutto ciò ha portato con sé anche un incremento dei casi di problemi fisici in qualche modo riconducibili al gioco del tennis.

In queste poche righe elenchiamo in maniera semplice e comprensibile alcuni dei principali e possibili inconvenienti che si possono incontrare praticando un’attività come il tennis.

Partiamo dalla base. Quali sono gli infortuni maggiormente frequenti nel tennista non professionista?

A differenza di attività come il calcio, la pallacanestro ecc, nel tennis gli infortuni non dipendono dal contatto fisico diretto con gli avversari ma sono causati dall’intenso allenamento e dai movimenti che sollecitano ginocchia, caviglie, spalle e avambracci. Per questo motivo una preparazione adeguata è fondamentale per evitare infortuni, anche e soprattutto per chi prende in mano la racchetta per puro divertimento e non a livello agonistico.

Le patologie particolarmente frequenti nel tennista sono quelle muscolo-tendinee, le lombalgie e le problematiche inerenti spalla e gomito.

Gomito del tennista

L’epicondilite – comunemente chiamato “Gomito del tennista” – è un infortunio tipico di questo sport. Colpisce prevalentemente il praticante amatoriale a causa di una scarsa preparazione al tipo di sforzo e sollecitazione muscolo-tendinea che avviene durante la fase di impatto con la pallina.

Si manifesta con un dolore acuto nella zona esterna del gomito, precisamente nel punto di inserzione dei muscoli che si inseriscono sull’epicondilo.

 

Quali rimedi?

 Durante la fase acuta, ovvero nei primi momenti in cui il dolore si manifesta, è necessario l’utilizzo della fisioterapia (Tecarterapia, Laserterapia, Ultrasuonoterapia, terapia del ghiaccio) per ridurre l’infiammazione.

Successivamente occorre passare all’esercizio terapeutico che ha come obiettivo il rinforzo della muscolatura estensoria del gomito. Alcuni esercizi specifici li vedremo nel prossimo articolo!

La tendinite alla spalla

 

Altri problemi molto frequenti sono quelli alle spalle. Quello forse più ricorrente è la tendinite della cuffia dei rotatori, quattro muscoli sollecitati dal tipico movimento di rotazione del braccio sopra la testa, specialmente durante il servizio. Se trascurato, questo infortunio può portare alla rottura del tendine e rendere inevitabile un intervento chirurgico per ripararlo.

Come curarla?

 Fisioterapia Strumentale e manuale sono per le tendiniti della spalla rimedi efficaci ed essenziali durante la fase acuta. Ancora più importanza assumono in questo caso gli esercizi di rinforzo specifici svolti con elastici per stabilizzare l’articolazione ed ottenere un adeguato rinforzo muscolare.

 

Problematiche a ginocchia e caviglie

 

Le articolazioni come ginocchia e caviglie sono estremamente stressate nei tennisti. Su tutte, il legamento laterale esterno della caviglia (PAA): azioni di gioco rapide e intense, con bruschi e veloci cambi di direzione, possono infatti causare movimenti e appoggi del piede sbagliati ed andare incontro alla classica distorsione. Anche la tendinite del rotuleo al ginocchio è considerata un infortunio “abituale” nel tennis.

Anche in questi casi un trattamento fisioterapico immediato e precoce può agevolare il processo di guarigione, seguito poi da una serie di esercizi di rinforzo ed esercizi propriocettivi mirati e specifici.

 

Lombalgie e problematiche alla Colonna

 

Il gioco del tennis sollecita molto e con carichi pesanti la colonna vertebrale. È una conseguenza inevitabile della dinamica e biomeccanica del gioco, fatto di rotazioni, equilibrio, reattività ed esplosività nei movimenti. A essere particolarmente sollecitati sono anche i muscoli della zona lombare, i quali non di rado sono oggetto di infiammazione e creano fastidi ai giocatori.

Ecco perché un allenamento di prevenzione, mirato a tonificare tutti i muscoli più sollecitati, è condizione essenziale per scongiurare il più possibile gli infortuni della colonna vertebrale tipici del tennis.

Concludendo, si può affermare che non esiste un vero e proprio segreto per eliminare gli infortuni nel tennis ma è possibile ridurre il rischio attraverso un buon programma di prevenzione mirato a rinforzare le zone maggiormente sollecitate durante il gioco. L’importanza di tale abitudine la si può notare constatando quanto tempo i giocatori professionisti e semi-professionisti dedicano alla ginnastica preventiva e al riscaldamento pre-allenamento e pre-partita.

Il problema si pone anche per i tennisti amatoriali, che però non hanno un team di fisioterapisti e preparatori che li assiste durante gli allenamenti e le partite. Ciò significa che essi devono imparare a gestirsi autonomamente. Come farlo? Il primo obiettivo è quello di puntare a raggiungere un buon livello di forma fisica, cercando poi di mantenerlo costante, anche nei periodi in cui si “gareggia” meno. Altra avvertenza importante è quella di evitare eccessivi carichi negli allenamenti, così come quella di fare un buon riscaldamento prima di scendere in campo e abituarsi ad una seduta defaticante dopo ogni partita o allenamento.

Nel prossimo articolo andremo a elencare e analizzare nello specifico alcuni esercizi specifici da svolgere!

Damiano Fiorucci

Preparatore Atletico Tennis

Immagine Tennis