Quando senti qualcuno dire “soffro di cervicale” devi sapere che si sta riferendo a un disturbo più propriamente definito come cervicalgia.
Il dolore al collo è una problematica molto diffusa, con un impatto sociale ed economico considerevole in termini di assenza dal lavoro e cure assistenziali.
Può colpire qualsiasi persona indipendentemente da età o sesso; generalmente tende a risolversi in un periodo di tempo che va da pochi giorni a qualche settimana, ma può succedere che tenda a ripresentarsi nel tempo o a diventare cronica. Secondo i dati dell’International Association for the Study of Pain (IASP) del 2013, in Europa la cervicalgia cronica colpisce tra il 10 e il 20% della popolazione.
Il dolore al collo ha eziologia multifattoriale, cioè dipende da un insieme di fattori non modificabili (ad esempio età, sesso, condizioni generali di salute, eventi traumatici) e di fattori modificabili (ad esempio stile di vita, livello di stress, fumo). Per questo motivol’identificazione dell’esatta struttura responsabile del dolore cervicale nella maggioranza dei casi è molto difficile; nonostante questo solo nello 0,4% il dolore è correlato a patologie gravi e nel 3% a fratture derivate da traumi.
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Quali sono i più comuni sintomi della cervicale?
I “sintomi della cervicale” sono sempre molto variabili e soggettivi. Comunemente includono:
- rigidità e limitazione nei movimenti del collo e della testa: la tensione muscolare su collo e spalle, che fa venire voglia di massaggiare la parte interessata, in aggiunta alla limitazione in particolari movimenti del collo e della testa, possono rendere alcune attività quotidiane difficoltose, come ad esempio guardare indietro per fare retromarcia in auto;
- dolore nella parte posteriore del collo o della nuca: il dolore può essere localizzato o irradiato, quindi seguire il decorso di un nervo e diffondersi alle spalle e alle braccia, con percezioni tipo formicolii, bruciore, intorpidimento; in questo caso l’intensità di queste sensazioni e il problema è proprio del nervo.
A volte possono essere presenti anche sintomi associati quali: mal di testa, nausea, disturbi sensoriali alla vista, vertigini.
Il dolore al collo generalmente può insorgere:
- dopo un trauma o un incidente: ad esempio il cosiddetto “colpo di frusta” oppure dopo un allenamento nuovo o più intenso; in questo caso i sintomi possono svilupparsi dopo alcuni giorni dall’evento e peggiorare progressivamente;
- in modo lento e graduale nel tempo: può iniziare con un leggero fastidio che si manifesta ogni tanto, ma può continuare e peggiorare;
- improvvisamente: il dolore al collo può cominciare dal nulla senza una ragione precisa.
Quali sono i rimedi per il dolore cervicale?
Prima di tutto ecco cosa NON devi fare:
- riposarti eccessivamente: cerca di mantenerti attivo per quanto possibile, infatti l’eccessivo riposo favorisce la rigidità articolare e muscolare, condizioni che favoriscono l’aumento del dolore;
- usare un collare cervicale: il suo utilizzo deve essere ridotto al minimo, perchè più lo metti più i tuoi muscoli si indeboliscono;
- rimandare: meriti di muovere il collo liberamente senza provare alcun dolore, per cui rivolgiti il prima possibile a un fisioterapista specializzato che in sinergia con il medico saprà indicarti subito il percorso migliore e più veloce per risolvere questo disturbo.
Recenti studi hanno dimostrato che il trattamento del dolore cervicale deve consistere in un approccio multimodale comprendente:
- terapia manuale: include sia tecniche di mobilizzazione che di manipolazione del rachide cervicale, che consentono al fisioterapista di ridurre le tensioni muscolari e articolari;
- esercizio terapeutico: lo svolgimento di esercizi di rafforzamento, stabilizzazione e resistenza specifici della muscolatura del collo e delle spalle sono utili per ridurre il dolore e migliorare la funzione (Gross, 2015);
- educazione del paziente: la promozione di uno stile di vita attivo e la conoscenza della neurofisiologia del dolore, in associazione all’esercizio terapeutico, influiscono positivamente sul dolore e la capacità di movimento nel dolore cervicale.
Sebbene sia stato dimostrato che queste tecniche riducano il dolore quando applicate singolarmente, diversi studi hanno dimostrato che sono più efficaci se usate in combinazione.
L’utilizzo di farmaci, ad esempio i FANS, nei pazienti con dolore al collo recente devono essere utilizzati per brevi periodi, come aggiunta ad altri trattamenti al fine di fornire un immediato sollievo dal dolore.
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E’ possibile prevenire il dolore cervicale?
Un recente studio (de Campos,2 2019) ha dimostrato che un programma di esercizio specifico è fondamentale nella prevenzione del dolore cervicale per ridurre il rischio di sviluppare un nuovo episodio di cervicalgia.
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