Che cos’è la cervicale?
La cervicale (o cervicalgia), di cui tanto spesso sentiamo parlare, è un disturbo molto frequente che si presenta con un dolore nella parte posteriore del collo o alla nuca, che può irradiarsi alla testa, alle spalle o alle braccia, e può essere accompagnato da altri sintomi quali mal di testa, nausea, vertigini, formicolii e disturbi sensoriali alla vista e all’udito. Il dolore causa rigidità del collo con conseguente limitazione nei movimenti.
La regione interessata corrisponde alla porzione cervicale della colonna vertebrale. E’ costituita da 7 vertebre che hanno il compito di dare sostegno alla testa e allo stesso tempo permetterne i movimenti, che sono consentiti da muscoli come il trapezio, l’elevatore della scapola e lo sternocleidomastoideo.
Quali sono le cause della cervicale?
Le cause di cervicalgia possono essere molteplici e diverse tra loro:
- stress e tensioni emotive: molte persone tendono a scaricare la tensione quotidiana assumendo posizioni che possono portare a mantenere contratti i muscoli delle spalle e del collo;
- vita sedentaria: i muscoli non allenati non sostengono adeguatamente la colonna vertebrale e quindi anche la regione cervicale;
- postura non corretta: la posizione che assumiamo quando siamo seduti, per esempio alla scrivania o a tavola, o quando svolgiamo attività, come camminare, può essere all’origine del dolore al collo; per esempio chi lavora molte ore al computer senza l’ausilio di mezzi come una sedia ergonomica o uno schermo posizionato in base alla propria altezza è maggiormente predisposto a questo disturbo perchè carica il peso della testa sulla parte cervicale in modo sbagliato;
- dispositivi elettronici (smartphone o tablet): portano le persone a stare con la testa inclinata in avanti caricando maggiormente il peso sulle vertebre cervicali;
- difetti occlusali delle arcate dentali: la malocclusione dentale che si verifica quando i denti non appoggiano in modo corretto provoca un impegno eccessivo della mandibola e dei muscoli mandibolari e del collo;
- traumi (colpo di frusta).
Cosa è l’idrokinesiterapia?
L’idrokinesiterapia è una tecnica fisioterapica eseguita in una piscina riabilitativa con acqua riscaldata (32-35 gradi) a fini terapeutici. Può essere associata alla riabilitazione a secco o utilizzata come unico trattamento, ed è adatta a ogni tipo di patologia traumatica, ortopedica, sportiva o neurologica.
Perchè l’idrokinesiterapia è consigliata a chi soffre di cervicale?
L’idrokinesiterapia può essere una valida scelta terapeutica per risolvere problemi muscolari e articolari che interessano la regione cervicale della colonna vertebrale.
Infatti gli effetti benefici dell’acqua sono molteplici:
- rilassamento muscolare: è favorito dal calore dell’acqua che determina un miglioramento della vascolarizzazione dei tessuti grazie allo stimolo diretto e indiretto sulla vasodilatazione, favorendo la risoluzione di contratture dolorose;
- riduzione del dolore: lo stimolo pressorio (pressione idrostatica) esercitato dall’acqua sulla superficie corporea stimola il sistema propriocettivo ed esterocettivo, cioè quei recettori che registrano cosa avviene nel nostro corpo e nell’ambiente circostante; questa continua stimolazione agisce sulla percezione del dolore aumentandone la soglia;
- riduzione del carico agente sulla regione cervicale: l’acqua sostiene il peso della testa che grava sulla colonna vertebrale grazie alla nota legge di Archimede (un corpo immerso in un fluido riceve una spinta diretta dal basso verso l’alto pari al peso della massa di fluido spostato); la condizione di scarico permette al paziente di non mettere in atto quel meccanismo di difesa e protezione dell’articolazione dolorante, che la porta a essere rigida e limitata nei movimenti; ciò rende i movimenti più naturali e meno stressanti per le articolazioni.
Tutto questo consente al paziente di muoversi in acqua in modo confortevole e sicuro, permettendo un miglioramento di tutte le qualità fisiche (resistenza, forza, velocità) e delle qualità condizionali (elasticità muscolare che conduce al miglioramento dell’escursione articolare e della coordinazione neuro-muscolare).
In cosa consiste la riabilitazione della cervicale in acqua?
La seduta di riabilitazione in acqua viene svolta in presenza di un fisioterapista specializzato, che in seguito a un’attenta valutazione dei bisogni del paziente e degli obiettivi prefissati programma un percorso terapeutico personalizzato.
Generalmente in caso di cervicalgia l’obiettivo iniziale della riabilitazione in acqua è far rilassare il paziente diminuendo gli stati di tensione dei muscoli e liberare le articolazioni. Questo può essere ottenuto mettendo il paziente in posizione di galleggiamento orizzontale mediante l’utilizzo di ausili (tubi di spugna), come se fosse sdraiato sul lettino, ottenendo in questo modo uno scarico totale di tutte le articolazioni che quindi possono muoversi liberamente; da questa posizione il terapista può avvolgere con le mani la testa del paziente e mobilizzarla in modo graduale e controllato, oltre che effettuare massaggi e fare ricorso alla digitopressione dei punti di tensione muscolare.
Successivamente si può passare ad esercizi di scarico e allungamento della colonna, oltre che esercizi di rinforzo di tutta la muscolatura del collo, delle spalle e della colonna vertebrale in generale.
L’operatore durante la seduta può introdurre uno svariato numero di attrezzi (cavigliere, tavole, pinne, cyclette subacquea, step) e avvalersene per raggiungere risultati più efficaci.
Per quanto riguarda durata e frequenza delle sedute di idrokinesiterapia non esiste un limite massimo da effettuare; di norma il ciclo si conclude con il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal piano terapeutico o in alcuni casi può essere prolungato allo scopo di mantenere uno stato di salute ottimale.
Ci sono controindicazioni all’idrokinesiterapia?
La riabilitazione in acqua così come tante altre tecniche presenta delle controindicazioni:
- presenza di ernie a livello cervicale;
- otiti: chi soffre di otite potrebbe aver fastidio poichè le orecchie vengono immerse in acqua;
- incontinenza;
- infezioni e micosi cutanee;
- paura dell’acqua: la posizione di galleggiamento necessaria per lo svolgimento di alcuni esercizi può dar fastidio a chi non ha un buon rapporto con l’acqua, provocando un irrigidimento che risulta controproducente al percorso terapeutico.
In conclusione…
La riabilitazione in acqua non è molto conosciuta, ma può essere un’ottima soluzione in caso di cervicalgia! Infatti grazie al calore dell’acqua e ai movimenti dolci induce un piacevole rilassamento sia fisico che mentale.
A cura di:
Eleonora Soldani, FT
- Fisioterapista dei disordini muscolo-scheletrici
- Specialista nella riabilitazione del pallavolista